Formare una figura professionale di manager calcistico a tutto tondo, non solo sotto il profilo tecnico. Con questi presupposti è nata l’Accademia dello Sport, progetto di Stefano Falghera e Simone Dini. Un’eccellenza tutta pesarese che si tiene appunto in riva all’Adriatico dal 14 ottobre 2019 al 13 maggio 2020 e che vede la collaborazione di Parma, Hellas Verona, Pescara, Spezia, AJ Fano, Fermana, Vis Pesaro e tante altre società. Tanti i professionisti del settore che siedono in cattedra, tra cui appunto Raffaella Manieri e Francesco Marcucci, in rappresentanza della RaffaManieri Academy. Quale miglior modo per introdurre un ampio discorso sul calcio femminile? Dello stesso avviso è appunto il co-proprietario dell’Accademia dello Sport Stefano Falghera.

Falghera

La RaffaManieri Academy all’Accademia dello Sport

L’INTERVISTA

Stefano, come nasce questo progetto ambizioso che porta il nome di Accademia dello Sport?

“Nasce da un’idea di Simone Dini, il quale mi ha poi coinvolto in questo progetto. L’idea, modificata e migliorata giorno dopo giorno, è quella di formare manager calcistici. Questa figura in Italia ancora è poco diffusa e presenta competenze a tutto tondo, non solo di allenatore e direttore sportivo. Per questo diamo una possibilità a tutti coloro che vogliano svolgere un ruolo nel mondo del calcio. In questo senso facciamo e faremo conoscere ai corsisti le numerose figure professionali che vi operano”.

Qual è la struttura portante dell’intero corso?

“Abbiamo predisposto diversi moduli che permettono di avere uno sguardo ampio su calcio a undici femminile e maschile, ma anche calcio a cinque e giovanile. Non solo: ci sono lezioni di medicina sportiva, primo soccorso e lingua inglese. Nel corso delle giornate abbiamo avuto e avremo figure del panorama professionistico tra allenatori, scout, segretari e tanti altri”.

Un piatto che si riempie giorno dopo giorno…

“Le società con cui collaboriamo ci hanno dato supporto in aula attraverso professionisti. Io e Simone siamo partiti con determinati docenti, poi chi ci supporta ha mandato e manderà ulteriori figure”.

Perché la docenza di Raffaella Manieri e della sua Academy?

“Il movimento femminile è in continua espansione. Tutto questo accade da tempo: nel 2011 ho svolto alcune esperienze negli USA e avevo già notato il fermento. Con Raffaella inoltre sono tre anni che collaboro: lavora già come allenatore nello staff del Milan Camp che io stesso organizzo. Lei è una vera e propria eccellenza del territorio. Lo stesso dicasi di Francesco Marcucci. Entrambi hanno svolto il corso da osservatori a Coverciano e hanno creato la RaffaManieri Academy”.

Come si articola l’insegnamento?

“Una premessa: ho lasciato loro libertà di gestire il tutto. I principali temi toccati saranno comunque le differenze tra calcio maschile e femminile. la questione del professionismo, la costituzione di un’academy e il loro metodo innovativo”.

 

 

 

 

 

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