Rosa Iacchini e Antimina Damiano. Da Santa Maria dell’Arzilla a Cesena. Un percorso di crescita per i due talenti made in Pink Arzilla, approdati nel settore giovanile di una realtà ambiziosa. Con loro abbiamo scambiato quattro chiacchiere a proposito di presente, futuro e sogni calcistici.

 

Iacchini-Damiano

Da sinistra: Rosa Iacchini, Antimina Damiano e Greta Paolinelli

 

Pink Arzilla e Cesena: raccontateci l’esperienza a cavallo tra le due squadre.

Rosa: “Ho giocato per due anni all’Arzilla con i maschi dell’annata 2003. Questa esperienza mi ha fatto crescere tanto sotto tutti gli aspetti, mettendomi a confronto con pari età fisicamente più strutturati. Poi ho avuto la possibilità di entrare a far parte della società Cesena FC. Sin da subito mi sono trovata bene con il gruppo, grazie al quale sono riuscita a esprimermi al meglio in campo. Spero di proseguire al meglio e di soddisfare le richieste del mister. L’anno scorso ho avuto il privilegio di svolgere diversi allenamenti con la prima squadra che milita in Serie B: mi sono messa alla prova con calciatrici d’esperienza“.

Antimina: “All’Arzilla ho giocato per due anni e mezzo, con i maschi: prima coi miei coetanei e poi con i 2003. Grazie a ciò sono sono cresciuta sotto l’aspetto fisico e tattico. Nel terzo anno ho iniziato il campionato con l’Arzilla ma verso dicembre sono stata chiamata dal Cesena FC .Questa convocazione mi ha subito colpita e non ho esitato nell’intraprendere un nuovo percorso. Mi sono subito integrata nella squadra e ho dato tutta me stessa in campo per aiutare il gruppo“.

 

Che importanza riveste la collaborazione tra le due società?

R.: “E’ un progetto interessante per la crescita delle ragazze di entrambe le realtà ed è una grande possibilità per permettere alle più piccole di crescere in un ambiente accogliente”.

A.: “E’ una grande opportunità per tutte le ragazze che fanno parte delle Pink Arzilla perché sono sempre monitorate dallo staff tecnico del Cesena“.

 

A quali calciatrici vi ispirate?

R.: “Mi ispiro a Eleonora Goldoni dell’Inter, che ho avuto la fortuna di incontrare durante l’esperienza con la selezione territoriale. Le sue parole mi hanno colpita fin da subito ed è per me un grande esempio da seguire“.

A.:  “La calciatrice a cui mi ispiro è Barbara Bonansea per la sua grande tenacia che ha dimostrato anche davanti al suo ultimo infortunio, superato al meglio“.

 

Il sogno calcistico nel cassetto?

R.: “Spero di poter arrivare presto in prima squadra e raggiungere così i miei obiettivi, con l’augurio e la speranza che il calcio femminile diventi al più presto professionistico“.

A.: “Il mio sogno è quello di arrivare il più in alto possibile e di raggiungere tutti gli obiettivi che mi sono prefissata“.

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