La Serie A può ripartire e questa è buona notizia. Il Consiglio Federale di mercoledì scorso ha certificato l’intenzione della FIGC di lasciare spiragli per un restart della massima serie (ma non della cadetteria, ufficialmente conclusa). Che, andamento della curva epidemiologica permettendo, potrebbe avvenire a metà luglio. Ad annunciarlo Valerio Piccioni nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il quale profila uno scenario positivo di completamento dei tornei. Sei i turni rimasti, da giocare in poche settimane e nel rispetto di un protocollo sanitario che, nelle intenzioni della calciatrici, dovrà essere rigido. Così ha commentato il difensore della Juventus Cecilia Salvai: “Nessun protocollo più blando. C’è di mezzo la salute, non avrebbe senso dividere fra uomini e donne“.

Intanto i medici sportivi delle società di A non nascondono le loro perplessità per procedure e costi, questi ultimi insostenibili per gran parte dei club. Su eventuali date di apertura e chiusura la Presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani ha affermato come il torneo abbia sicuramente la precedenza sulla Coppa Italia.

Se Milan e Sassuolo riprenderanno gli allenamenti in settimana, la Juventus da 10 giorni svolge allenamenti individuali. Il tutto in attesa di una ripartenza che, conti alla mano, potrebbe avvenire attingendo al fondo “salva sport”. Ma anche al budget FIFA rivolto allo sviluppo del calcio femminile.

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